Domani 8 dicembre 2015 alle ore 17 al MEC (Museo Etrusco Chianciano) proiezione privata per i soci del film "Train de Vie"
Il film, alla sua uscita fu messo in contrapposizione con il film di Benigni "la vita è bella" ma .....Se La vita è bella è una commedia, il tono prevalente in Train de vie
è invece quello della farsa, il tono temperato da un umorismo
tipicamente yiddish che fa convivere comicità, dramma, malinconia.
Malgrado le caratterizzazioni, un po' macchiettistiche, di certi
personaggi e la scelta di "ingenuità" con cui la storia è raccontata, i
riferimenti di Mihaileanu sono molto più raffinati delle apparenze: da
Cioran all'assurdo di Ionesco, al classico film di Ernest Lubitsch
(ebreo dell'Est come lui) Vogliamo vivere, che nel '42 metteva in commedia l'incubo nazista giocando proprio sullo scambio tra realtà e rappresentazione.
Altrettanto raffinate alcune battute (i dialoghi dell'edizione italiana
sono curati da Moni Ovadia): quella ad esempio, che definisce lo yiddish
"una parodia del tedesco, con dentro l'ironia". Dopo infinite
peripezie, incluso l'incontro con un altro treno in maschera su cui
viaggiano gitani alla Kusturica (l'impressione è sottolineata dalle
musiche ossessive di Goran Bregovic), la storia si avvia a un lieto
fine. Ma un secondo finale rilancia l'angoscia, inquadrando tutto del
racconto di Schlomo, matto del villaggio nonché ideatore dello
stratagemma. Come se Mihaileanu dicesse: è l'idea di un pazzo raccontare
così l'Olocausto? Forse, ma non abbiamo affatto dimenticato quel che è
accaduto davvero. (tratto da http://www.repubblica.it/online/cinema/train/train/train.html)
Vi aspettiamo
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