Domenica 11 aprile con partenza alle ore 8.30 dal Museo Etrusco di Chianciano l'Associazione Geoarcheologica organizza una visita, guidata dal nostro socio Lucio Giommoni, ad Amelia. Adesso un pò di storia (fonte :Wikipedia): Amelia, anticamente nota con il nome di Ameria, è una città di origini antichissime: fu certamente tra i primi centri italici. Catone, citato da Plinio, afferma che la città fu restaurata 964 anni prima della guerra dei romani contro Perseo, re di Macedonia, e quindi nel 1132 a.C. Testimonianza di tale vetustà sono le munumentali mura poligonali (V-IV secolo a.C.), che cingono gran parte dell'abitato, unitamente a quelle romane e medievali, per circa 2 km.
Città di confine, prima umbra poi romana, Amelia vanta numerose testimonianze del suo passato: oltre alla cinta muraria, che costituisce il monumento più importante, citiamo l'interessante centro storico, che si estende per circa 25 ha, con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme.
Amelia ha avuto un periodo molto florido nell'era Romana, tanto da essere annoverata tra le città umbre più importanti, con la possibilità di coniare una moneta propria e nella quale ha assunto lo status di Municipio dopo essersi alleata con Roma. Simbolo della grandezza romana del Municipio è la statua bronzea di Germanico, opera di eccezionale valore ed unica al mondo, conservata nel Museo Archeologico della città. Il legame con Roma è proseguito durante il Medio Evo; sono stati trovati degli scritti, risalenti alla metà del XIV secolo, recanti notizia del fatto che ad Amelia era stato inviato un podestà da Roma. Le imponenti mura poligonali, che cingono unitamente a quelle romane e medievali il vasto centro storico, sono il monumento archeologico più rilevante.
Esse sono formate da massi perfettamente incastrati tra loro, talora di eccezionale grandezza, senza l'ausilio di malta cementizia. L'antica cinta muraria di Amelia conta sei accessi. Accanto ai quattro corrispondenti alle porte utilizzate ancora oggi (Porta Romana, Porta Leone IV, Porta Posterla, Porta della Valle) si affiancano due porte di grande interesse storico ed archeologico, in quanto insistenti come taglio sulla muratura originale: la monumentale Porta del Sole, rivolta ad est.
Accanto alla cinta principale, nella parte più alta dell'acropoli si trova un'altra cinta più antica, detta "megalitica", che circondava l'acropoli (VII-VIII secolo a.C.), composta da soli blocchi irregolari, non levigati, orditi in maniera primitiva. Si tratta, evidentemente, di una lavorazione e di un'epoca del tutto diversa da quella delle mura poligonali. Tale cinta muraria si estende per alcune decine di metri ed ancora oggi è di buona stabilità e compattezza. Un tratto molto suggestivo è visibile presso via della Valle.
La città ospita, inoltre, un importante Museo archeologico contenente reperti preromani, romani e dell'alto medioevo. Tra questi, sono conservati bolli e iscrizioni, cippi funerari, sarcofagi, parti di statue e ritratti, tra cui la statua del Germanico, noto condottiero romano. Imponente opera idraulica dell'ingegneria romana è la Cisterna, risalente al I secolo a.C. e situata in piazza Matteotti. Oggetto di restauro negli anni '90, la cisterna è costituita da dieci ambienti contigui ed aveva una capacità di oltre 4.300 m³.[2] Sono presenti anche altre cisterne di minori dimensioni all'interno dei palazzi del centro.
Città di confine, prima umbra poi romana, Amelia vanta numerose testimonianze del suo passato: oltre alla cinta muraria, che costituisce il monumento più importante, citiamo l'interessante centro storico, che si estende per circa 25 ha, con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme.
Amelia ha avuto un periodo molto florido nell'era Romana, tanto da essere annoverata tra le città umbre più importanti, con la possibilità di coniare una moneta propria e nella quale ha assunto lo status di Municipio dopo essersi alleata con Roma. Simbolo della grandezza romana del Municipio è la statua bronzea di Germanico, opera di eccezionale valore ed unica al mondo, conservata nel Museo Archeologico della città. Il legame con Roma è proseguito durante il Medio Evo; sono stati trovati degli scritti, risalenti alla metà del XIV secolo, recanti notizia del fatto che ad Amelia era stato inviato un podestà da Roma. Le imponenti mura poligonali, che cingono unitamente a quelle romane e medievali il vasto centro storico, sono il monumento archeologico più rilevante.
Esse sono formate da massi perfettamente incastrati tra loro, talora di eccezionale grandezza, senza l'ausilio di malta cementizia. L'antica cinta muraria di Amelia conta sei accessi. Accanto ai quattro corrispondenti alle porte utilizzate ancora oggi (Porta Romana, Porta Leone IV, Porta Posterla, Porta della Valle) si affiancano due porte di grande interesse storico ed archeologico, in quanto insistenti come taglio sulla muratura originale: la monumentale Porta del Sole, rivolta ad est.
Accanto alla cinta principale, nella parte più alta dell'acropoli si trova un'altra cinta più antica, detta "megalitica", che circondava l'acropoli (VII-VIII secolo a.C.), composta da soli blocchi irregolari, non levigati, orditi in maniera primitiva. Si tratta, evidentemente, di una lavorazione e di un'epoca del tutto diversa da quella delle mura poligonali. Tale cinta muraria si estende per alcune decine di metri ed ancora oggi è di buona stabilità e compattezza. Un tratto molto suggestivo è visibile presso via della Valle.
La città ospita, inoltre, un importante Museo archeologico contenente reperti preromani, romani e dell'alto medioevo. Tra questi, sono conservati bolli e iscrizioni, cippi funerari, sarcofagi, parti di statue e ritratti, tra cui la statua del Germanico, noto condottiero romano. Imponente opera idraulica dell'ingegneria romana è la Cisterna, risalente al I secolo a.C. e situata in piazza Matteotti. Oggetto di restauro negli anni '90, la cisterna è costituita da dieci ambienti contigui ed aveva una capacità di oltre 4.300 m³.[2] Sono presenti anche altre cisterne di minori dimensioni all'interno dei palazzi del centro.
Escursione con auto propria (chiaramente è possibile un "passaggio" per chi ne è sprovvisto) pranzo libero; escursione gratuita aperta a Soci ed Amici.
un saluto a tutti
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