martedì 23 ottobre 2007

Scrivono di Noi
dalla pagina culturale dell' "Unità" di martedi 23-10-2007

Ma un'altra strada è possibile
di Stefania Scateni

.........Eccoci ora a Chianciano, dove Giulio Paolucci dirige dal '97 il Museo Civico Archeologico delle Acque, altro gioiello di provincia che conser­va ed espone una quantità spaventosa di cano­pi e corredi funerari: centodieci, la più grande raccolta al mondo. Paolucci parla con i morti ormai. Non perché abbia particolari capacità mediatiche, ma perché, col suo lavoro decen­nale di scavi, ha trovato una necropoli enor­me, la più grande dell'Etruria settentrionale in­terna. Il cantiere si è aperto nel '96, ha un'asso­ciazione di archeologici volontari motivati, or­ganizzati e preparati. Gli studi per gli scavi so­no partiti dieci anni prima, con un censimen­to della zona. «Lavoro con l'associazione ar­cheologica locale dall'84, io ero appena laurea­to e molto motivato, l'amministrazione comu­nale era sensibile e l'associazione era nata da poco. Vent'anni fa pensare a un museo di Chianciano era considerata un'avventura. Ora siamo tutti al lavoro, con un piccolo budget del Comune e i fondi dell'associazione utilizza­ti solo per questo». Dalla sua Paolucci ha avuto anche la disponibilità della proprietaria del terreno nel quale è stata trovata la necropoli, in zona la Foce - Tolle, benedetta Origo. L'equipe ha scavato, studiato, ricoperto. Sopra le circa 700 tombe a pozzetto trovate è cresciuto il grano. Paolucci ora sogna più su, dove inizia il bosco.

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