giovedì 25 ottobre 2007

Domenica al Giro 2007

Volterra - foto e breve resoconto dell'escursione

Domenica 28/10/2007



L'escursione, guidata dal nostro "carismatico" presidente Roberto Betti, è iniziata con la visita della Porta all'Arco - Porta etrusca, inserita nel ricorso delle antiche mura del V sec. a.C., deve senza dubbio la sua conservazione al suo utilizzo nella cinta medievale cittadina del XIII sec.. La costruzione di questa porta sembra si debba riferire a tre epoche diverse: i fianchi formati da blocchi rettangolari come le mure e a queste contemporanei, mentre gli archi, in tufo sembrano una ricostruzione avvenuta dopo l'assedio di Silla (80-82 a.C.).
Siamo poi andati a visitare il parco archeologico realizzato nella Fortezza Medicea; costruita sul più alto ripiano del monte volterrano, è costituita da due corpi di fabbrica, la Rocca Antica e la Rocca Nuova, uniti insieme da una doppia cortina, coronata da un ballatoio sorretto da archetti pensili (bertesche) il cosiddetto Cammino di Ronda, mentre all'interno forma un vasto piazzale.
Il Teatro Romano fatto edificare in età augustea dalla famiglia Caecina, sul tipo degli odeon greci, cioé sfruttando il declivio del colle, vi si accedeva dalla zona del foro (chiesa di San Michele "in loco a foro") attraverso sistemi scalari, oggi non più visibili per il persistere delle mura medievali sul muro perimetrale della summa cavea. Resta il piano con tre grandi esedre da dove attraverso scale coperte si scendeva al criptoportico e quindi all'ima cavea dove sono ben visibili le file di sedili dei settori centrali in tufo di Pignano e gli "itinera scalaria" cioè i gradini di accesso ai posti in pietra di Montecatini.
Il Museo Guarnacci è uno dei più antichi Musei pubblici d'Europa: nasce nel 1761 quando il nobile abate Mario Guarnacci (Volterra 1701-1785) dona il suo ingente patrimonio archeologico, raccolto in anni di ricerche e acquisti, al "pubblico della città di Volterra". La donazione -che comprendeva anche una biblioteca ricca di oltre 50.000 volumi- fu un atto di estrema lungimiranza in quanto, oltre a dotare la città di uno strumento culturale importantissimo, scongiurò il pericolo che l'ingente patrimonio accumulato si disperdesse.
La giornata si è conclusa con la visita alla mostra Etruschi di Volterra. Capolavori da grandi musei europei dove è narrata, tramite i reperti esposti, la storia di Volterra abbinando a nuove scoperte, trovate nella città e nel territorio circostante, opere che tornano per la prima volta entro le mura della città che originariamente le creò, prima della loro dispersione su tutto il territorio europeo. Questa irripetibile occasione ci ha permesso di guardare al più lontano passato di Volterra e di ricostruire il lungo percorso storico di un'antica e potente città stato dell'Etruria Settentrionale, dalla sua nascita alla conquista romana.

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