Alan Bennett: La sovrana lettrice
La regina, del tutto casualmente, ma d'altronde come lei stessa si pronuncerà "siamo tutti soggetti al destino", si imbatte, durante un ricevimento ufficiale, in un oscuro riferimento a un ancora più oscuro scrittore, Jen Genet. Da questo incidente prende le mosse la parabola della regina-lettrice che, dopo un primo assaggio di rosa – la Nancy Mitford di Inseguendo l'amore e L'amore in climi freddi – diventa prigioniera, di gradino in gradino (allora Ackerley, Brookner, Mc Ewan e Tait Black, Byatt…), sempre più smaliziata nei gusti e raffinata nelle scelte, della sottile, autogenerantesi, ragnatela prodotta dalla letteratura ... Poi qualche cosa va storto…..Alan Bennet … mette in scena una figura eccentrica, che guarda alla morte e alla vita con piglio risoluto tanto da cambiare il proprio destino. In questo caso neppure sua maestà può sfuggire all'assedio stringente della lettura, da una dipendenza che non conosce cure. (L'Indice). Il racconto intelligente e ironico della passione per la lettura, di una storia impossibile nella realtà, ma non nei libri. Un brillante invito alla lettura, un elogio dei libri e della libertà di leggere che emerge in maniera frizzante e arguta attraverso una narrazione breve e delicata.
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